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ELEZIONI COMUNE DI TRENTO 8 MAGGIO 2005

Trento, aprile 2005
NUOVI COMUNI PER UN NUOVO MONDO
di Roberto Bombarda, consigliere provinciale dei Verdi e democratici per l’Ulivo

Le elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali possono essere un utile banco di prova per iniziare a diffondere una nuova politica che riparta dal rispetto per il Creato e per tutte le forme viventi, dai bisogni primari delle persone, dal recupero del senso di comunità e del ruolo di cittadinanza di ciascuno.

Una rivoluzione pacifica che sappia ri-orientare la politica verso il reale ben-essere delle persone, privilegiando l’essere sull’avere, i rapporti interpersonali sulle tecnologie, il coinvolgimento diretto sulla rappresentanza, il soft sull’hard, il cervello sul cemento, la lentezza del dialogo e dell’approfondimento sulla velocità dell’individualismo e della superficialità.
“Pensare globalmente ed agire localmente”: ogni attività umana realizzata nel Nord del mondo contribuisce ad accrescere il nostro debito ecologico verso il Sud del mondo. Quanto minore sarà l’impronta ecologica del Nord, tanto maggiore sarà la qualità della vita nel Sud. Lo sviluppo durevole qui ed ora è anche la migliore azione di solidarietà internazionale nel lungo periodo. 

Tutti i Comuni, dal più grande al più piccolo, possono impostare la loro attività partendo da questi principi. Basta solo un po’ di buona volontà.

Promuovere la cultura della pace e della giustizia sociale
Diffondere pace e non violenza anche come paradigma nei rapporti interpersonali, all’interno delle istituzioni e tra istituzioni e cittadini. Aprire le istituzioni, rendendole case di vetro, dove il cittadino sia accolto con un sorriso ed un benvenuto e non debba sentirsi un suddito mal sopportato.

Favorire la partecipazione e la parità di genere
Creando continui stimoli ed eventi affinché ciascuno abbia la possibilità di concorrere alla definizione del bene comune. Riportare la gente nei filò, nelle piazze e sui sagrati, valorizzando la funzione delle associazioni, dei circoli, degli oratori. Costruendo nel concreto la parità di genere.

Far emergere le situazioni di difficoltà e disagio
Non è accettabile in un paese democratico e moderno che si ampli la forbice tra chi ha e chi non ha. E nemmeno l’abbandono di chi grava in situazioni di difficoltà per motivi sociali, professionali, di salute, di handicap fisico o mentale.

Costruire la società del dialogo
Tra le generazioni, tra le famiglie, tra gruppi etnici, linguistici, religiosi. Ogni confronto porta conoscenza, rispetto, accrescimento. Diffondere le banche del tempo e momenti creativi di incontro. Abbattere i muri dell’indifferenza.

Investire primariamente nei servizi sociali
Sanità, assistenza, scuola, formazione, cultura devono essere i primi capitoli di spesa. In questi settori occorre curare la formazione e l’aggiornamento degli operatori. Combattere, attraverso l’informazione e la cultura, la diffusione e la dipendenza dalle sostanze alcoliche e stupefacenti.

Rispettare l’ambiente, rispettare i nostri figli
La tutela dell’ambiente è il miglior regalo-investimento per le future generazioni. Incrementare le aree verdi e da gioco, ridurre e riciclare i rifiuti, favorire mobilità alternativa e leggera, utilizzare prodotti e cibi ecologici e biologici, ridurre i consumi energetici, insegnare gli sport all’aria aperta.

La salute nasce a tavola
Occorre incrementare l’impiego di prodotti da agricoltura biologica, nelle mense e nelle case: l’aumento della domanda farà crescere l’offerta. Recuperare la pratica della coltivazione degli orti e dei piccoli allevamenti di animali da cortile, soprattutto da parte delle persone anziane.

Nuovi linguaggi per nuovi cittadini
Piantare alberi, leggere libri, suonare strumenti musicali, imparare lingue straniere, praticare attività fisiche nel rispetto dell’ambiente: cittadini del “Mondo nuovo” si diventa, giorno dopo giorno, investendo su se stessi, sui propri familiari, sui propri amici.

Cemento per la sicurezza, non per la velocità
Le opere pubbliche, in particolare le strade, devono essere realizzare per aumentare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, non per accelerare i ritmi già forsennati della vita moderna. Contro nuove strade va praticata la cultura del decentramento dei servizi. Re-insegnare a camminare.

In medio stat virtus?
Nella programmazione degli interventi vanno ascoltati e coinvolti gli anziani ed i giovani, ovvero le categorie verso le quali dobbiamo più riconoscenza e più attenzione. Stop alle nuove edificazioni, sì al recupero di tutti i volumi inutilizzati, rivalutando i centri storici anche con attività economiche.

Cultura ed identità locali, la vera sfida alla globalizzazione
Ogni Comune, ogni paese è diverso dall’altro: possiede tradizioni, saperi, sapori, attività tipiche che, sommate alle storie personali dei suoi abitanti “stratificano” esperienze e formano cittadini consapevoli dell’unicità e della diversità. Con radici profonde ogni albero può salire più in alto.

Cooperazione, nuovo ordine morale
La cooperazione appare come la formula organizzativa migliore per assicurare rappresentanza e partecipazione, equità e rispetto delle parti. Può servire anche come sistema per una collaborazione “decentrata” con i Paesi in via di sviluppo.

Alcune iniziative programmatiche facilmente attivabili in ciascun Comune
- Istituire l’Assessorato (o il Consigliere) alla Pace, alla Solidarietà ed alla Giustizia sociale
- Certificare ISO 14001 il Comune e le strutture realizzate e/o finanziate dal Comune
- Creare momenti formali di incontro con la comunità, in luoghi simbolici
- Promuovere l’impiego di prodotti da agricoltura biologica nelle mense
- Limitare la crescita delle aree residenziali e la costruzione di nuove seconde case
- Favorire la creazione di orti e piccoli allevamenti domestici
- Coinvolgere nella progettazione dello sviluppo del Comune i giovani e gli anziani
- Avviare un progetto di cooperazione decentrata con PSV ed un gemellaggio europeo
- Istituire la giornata del dialogo: no alla tv, sì agli incontri
- Aderire o contribuire a promuovere una banca etica e ad una banca del tempo.

Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e democratici per l’Ulivo

TESTO ARTICOLI
     

Roberto Bombarda

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BIOGRAFIA


  

elezioni comunali
Trento
8 maggio 2005

 


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